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Logo of 34 Testa al Sud cultural and political association.

No all'autonomia differenziata, Sì all'equità sociale

Il mio blog

Sanità in Campania: i numeri contano, le parole no.

Oggi, mentre a Roma il presidente della Fondazione Gimbe presenta il nuovo rapporto sulla sanità in Campania, Marco Esposito ne parla con la competenza di chi conosce i dati e la realtà dei nostri territori.
Niente slogan: ricorda che la Campania non è più ultima per qualità dei servizi, ma resta ultima nei finanziamenti — con 256 milioni di euro in meno all’anno rispetto alla media nazionale.
Senza personale, senza case e ospedali di comunità, il PNRR rischia di restare solo sulla carta. 

Autonomia e paura: il filo che unisce il disegno di Salvini

 Nel suo articolo sul Fatto Quotidiano, Massimo Villone individua un nesso profondo tra due fenomeni che segnano la nostra stagione politica: da un lato l’offensiva contro il diritto di manifestare, dall’altro il progetto di autonomia differenziata.
Due volti dello stesso disegno: limitare la voce dei cittadini e svuotare la democrazia costituzionale. 

Da una parte Salvini minaccia piazze, sindacati e lavoratori, invocando sanzioni, cauzioni preventive e vincoli che scoraggino il dissenso.
Dall’altra, lo stesso Salvini spinge per un modello di autonomia “a pezzi”, che frantuma lo Stato e indebolisce il principio di uguaglianza.
Villone scrive che tutto questo «somiglia e preannuncia un sistema autoritario all’italiana, coerente con l’autonomia differenziata di Salvini».

 Il parallelismo è chiaro: limitare il diritto di parola e di protesta serve a ridurre il controllo democratico; spezzare l’unità della Repubblica attraverso l’autonomia differenziata serve a disperdere le garanzie collettive, trasformando i diritti in privilegi regionali.  

Dietro la propaganda della “libertà delle Regioni” o della “sicurezza nelle piazze” si nasconde lo stesso progetto politico: disarmare la partecipazione e concentrare il potere. Villone ci ricorda che la Costituzione chiama tutti – cittadini, sindacati, istituzioni – a difenderla “anche contro i ministri del presente”.
Perché normalizzare l’abuso significa accettarlo.
E accettarlo significa rendere normale la sottomissione. 

 Per noi di 34 Testa al Sud, questa è la stessa battaglia che conduciamo contro l’autonomia differenziata: difendere la Costituzione, difendere l’uguaglianza, difendere la voce del Paese intero.

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AAA Cercasi Sindaco del Sud che difende il Sud

Marco Esposito denuncia un ennesimo torto compiuto ai danni dei cittadini del sud. 

E chiede ai Sindaci se qualcuno è disposto a fare ricorso contro gli zeri al Sud sugli assistenti sociali. 

La legge dice che ci deve essere 1 assistente sociale ogni 5000 abitanti.

Ma attenzione: i fondi arrivano solo dove gli assistenti sociali già ci sono.

Risultato: chi è avanti riceve ancora più risorse, chi è indietro resta a zero. 

È giusto che una legge aumenti i divari tra cittadini?

Video

Marco Esposito svela come vengono falsati i #conti per dimostrare l'esigenza di una differenziazione e delle gabbie salariali in #Italia. Nel #conteggio della #spesa delle #famiglie viene sempre evidenziata la discrepanza di spesa fra #Nord e #Sud evidenziando solo la necessità di chi spende di più a continuare a spendere! Viene sistematicamente ignorata la #discrepanza #salariale già presente e viene altresì ignorata l'attuale #differenziazione dei #servizi. 

Noi siamo ancora qui. E non ce ne andiamo.

 Marco Esposito in questo video ritorna sulla questione dell'Autonomia differenziata, perché? 

Perché Calderoli, nonostante la bocciatura della Corte Costituzionale, ha presentato un disegno di legge sui livelli essenziali delle prestazioni che serve solo a rilanciare l’autonomia.  

Ma questo progetto si può fermare: non con esitazioni, ma con resistenza. Dobbiamo durare un minuto più di loro.  

Zaia, che diceva autonomia in 3 mesi va via, mentre noi siamo ancora qui.  E non ce ne andiamo!

Ecco l'articolo completo

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Il Disco rotto dei nordisti

Questa mattina, durante la trasmissione RAI "Agorà estate", un interessante e utile intervento di Marco Esposito, segretario di 34 testa al sud.  Tra l'altro, ha invitato tutti affinchè  lo Stato Italiano renda tutti i suoi territori omogenei da tutti i punti di vista.   E' necessario correggere questo sbilanciamento, ha concluso, non andando appresso alle teorie di residui fiscali inesistenti che alimentano i disequilibri e che vanno denunciati come un grande e vergognoso elemento di confusione

fondi europei

Dai un’occhiata  Fondi Europei,  ATTENZIONE AL COFINANZIAMENTO: lo Stato ITALIANO nel bilancio 2028/2034 prevede di impegnare 16 miliardi per il centro-nord e solo  5 miliardi per il SUD! 

Ce lo spiega in maniera chiarissima il segretario di #34testalsud, Marco Esposito. 

Diffondiamo questo video, perché non possiamo accettare che il SUD sia sempre bistrattato! Condividete tutti e seguiteci sui nostri social! 

Istat e previsioni demografiche: tecniche o politiche?

Marco Esposito smonta l’apparente neutralità delle previsioni Istat sulla popolazione italiana. Il metodo adottato, che combina proiezioni soggettive su natalità, mortalità e flussi esteri, mentre mantiene fissa la migrazione interna Sud-Nord, produce uno scenario falsamente oggettivo, ma in realtà politicamente orientato. Il risultato? Si investe dove “ci sarà” popolazione, cioè al Nord; niente scuole, ospedali o servizi dove la popolazione si decide che è destinata a calare, cioè al Sud!

Lo spopolamento del Sud, destino o scelta?

Mosè Antonio Troiano, sindaco di San Paolo Albanese (PZ), lancia un accorato appello contro lo svuotamento delle piccole realtà territoriali, per invertire la rotta, fermare lo spopolamento, salvare le nostre tradizioni. 

Non è solo una questione di numeri, ma di identità. Di paesi che rischiano di restare vuoti, e di storie che rischiano di non essere più raccontate. 

Il declino non è un destino. È una scelta.

 Massimo Villone lancia l’allarme: il nuovo rapporto sulle aree interne parla chiaro — quasi il 90% dei Comuni del Sud perderà popolazione nei prossimi anni. 

Ma invece di intervenire per invertire questa tendenza, il Governo resta alla finestra, come rassegnato. 

Nel documento si parla di “declino cronico”, di strategie palliative, di territori da accompagnare con dignità verso la fine. Intanto i servizi scompaiono, i giovani fuggono, e le politiche restano ferme.
Così si prepara una “eutanasia territoriale” mascherata da previsione tecnica. 

Non possiamo accettarlo. Non possiamo rassegnarci a un’Italia che abbandona milioni di persone perché vivono nel posto “sbagliato”. 

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Calderoli ci riprova-Il nuovo DDL: una trappola per il Sud

Marco Esposito denuncia il DDL sui LEP presentato da Calderoli come un tentativo di aggirare le indicazioni della Corte Costituzionale in materia di autonomia differenzi

Ed evidenzia necome il DDL vincoli i LEP alle "risorse disponibili". 

In pratica, le regioni più ricche potranno assicurare standard elevati ai propri cittadini, mentre quelle con meno risorse, come molte del Mezzogiorno, vedranno confermate le loro storiche carenze nei settori chiave come sanità, istruzione e trasporti. 


Chi evade di meno in Italia? Friulani, lucani e siciliani.

Ancora una volta 34testalsud smaschera una narrazione falsa che riguarda il sud, in questo caso la questione riguarda l'evasione fiscale che si realizzerebbe al sud a discapito del nord. 

A nascondere ricchezza al fisco sono soprattutto i residenti in Valle d’Aosta, Lazio e Provincia autonoma di Bolzano mentre i territori dove in media l’evasione procapite è minore sono Sicilia, Basilicata e Friuli Venezia Giulia. 

Ascolta la denuncia di Marco Esposito, segretario di 34testalsud.


diritto al voto fuorisede 34TestalSud sostiene la petizione

Ogni giorno migliaia di giovani del Sud si spostano per studiare e lavorare in altre città, contribuendo alla crescita di tutto il Paese.   Eppure quando arriva il momento di votare vengono sistematicamente lasciati fuori. È un’ingiustizia che non possiamo più tollerare In primavera saremo chiamati a esprimerci su 5 referendum cruciali, ma milioni di studenti e lavoratori fuori sede rischiano di essere esclusi perché non possono votare nel luogo in cui vivono. Sostieni anche tu la raccolta firme

MENO LAUREATI AL SUD, MA IL GOVERNO TAGLIA LE DETRAZIONI

Marco Esposito denuncia l'ennesima discriminazione nei confronti degli  studenti e delle università del sud. Il governo concede maggiori  detrazioni fiscali per chi è iscritto in una università del nord e molto meno per chi si iscrive in una università del sud.  

E' una chiara violazione dei principi di equità orizzontale: per  esemplificare uno studente di medicina con la stessa capacità  contributiva (ISEE) può detrarre al massimo 3.900€ se residente al Nord e  2.900€ se residente al Sud. 

Marco Esposito torna sul tema della crisi demografica che ha raggiunto ormai dimensioni non più  sottovalutabili. Questo tema non è nell'agenda dell'attuale  governo, che si limita a  ridurre il welfare al Sud spingendo i giovani a emigrare verso il nord. Noi ci opponiamo a questa scelta scellerata, vogliamo evitare l'emigrazione di tanti giovani verso l'estero e dal sud  verso il nord. Ma anche favorire i ricongiungimenti familiari dei migranti già presenti in Italia, per riprendere a crescere

I LEP al contrario

Marco Esposito, Segretario dell'Associazione 34 Testa al Sud denuncia i "Lep al contrario". Testa al Sud è a fianco dei sindaci affinché non si lascino derubare della possibilità di dare ai propri concittadini i servizi necessari. In questo caso si tratta di servizi sociali.  #Impossibiletacere   

Il severo giudizio di Massimo Villone sulla sentenza della Corte, che ha negato agli italiani il diritto di esprimersi sull'abolizione della legge Calderoli. “La sentenza 192 ha prodotto - dice Amoroso - una "obiettiva non chiarezza dell'oggetto del quesito"; ciò che residua è difficilmente comprensibile per l'elettore; ne viene lesa, secondo la giurisprudenza della stessa Corte, la libera scelta dell'elettore, che spetta alla Corte tutelare; per la migliore tutela la Corte toglie all'elettore il diritto di votare dichiarando l'inammissibilità. Un ossimoro costituzionale? Tra l'altro aggravato dalla considerazione che il popolo sovrano può essere chiamato a pronunciarsi sull'Ad solo per la Calderoli, e non successivamente per le leggi approvative di singole intese , che, ancora in virtù della giurisprudenza costituzionale, saranno sottratte a referendum, in quanto leggi rinforzate. Con l'aggiuntivo paradosso che sull'Ad la Corte ha consentito (sent.118/2015) il voto al popolo veneto (inesistente, sent. 192/2024), mentre lo nega al popolo italiano (quello vero).” 

Ma quale ruolo può avere il popolo sovrano dopo questa decisione della corte, si chiede Massimo Villone e la risposta è: indire un nuovo referendum, che restituisca la parola al popolo sovrano. 

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