Massimo Villone Presidente di #34testalasud riprende la discussione sulla permanenza del referendum abrogativo della Calderoli dopo la pronuncia della Consulta e evidenzia una curiosa contraddizione della destra, la quale sostiene che la legge 86/2024 sopravvive perché la Corte ha rigettato la censura di incostituzionalità dell'intera legge, ma contemporaneamete assume che il referendum non abbia più ragione di essere. Ma se è vera la premessa ne segue che la procedura avviata con la presentazione di quesiti referendari abrogativi continua.
La sentenza della Consulta dà un colpo alla legge Calderoli e alla boria del governo che voleva ignorare le firme raccolte per il referendum abrogativo della legge. Il segretario di #34testalsud spiega perchè la legge è stata smontata integralmente, nonostante Calderoli voglia far credere che l'impianto della stessa sia stato salvato dalla sentenza della Consulta.
Marco Esposito commenta la sentenza della Consulta, che nel riaffermare i principi dell’unità della Repubblica, della solidarietà tra le Regioni, dell’eguaglianza e della garanzia dei diritti dei cittadini, dell’equilibrio di bilancio, boccia alcune parti della legge e afferma che l’Autonomia differenziata deve essere funzionale a migliorare l’efficienza degli apparati pubblici, ad assicurare una maggiore responsabilità politica e a meglio rispondere alle attese e ai bisogni dei cittadini.
La Corte ha dichiarato incostituzionali sette punti della legge Calderoli (86/24) e ha fornito interpretazioni conformi per altri aspetti, ma non ha annullato l’intera legge. Nonostante ciò, il referendum resta valido, poiché mira a cancellare la legge per ragioni politiche e sociali, legate alla tutela dell’unità nazionale e dei diritti fondamentali. Questo afferma Massimo Villone Presidente di #34testalsud
Il Presidente di 34testalsud critica fortemente la reazione del ministro Calderoli alla decisione della Consulta di fermare la sua legge @Spaccaitalia e ironizza sulla volontà espressa dallo stesso ministro di proseguire indisturbato nel suo "dialogo" con Zaia e Fontana per decidere sulle materie da trasferire alle Regioni.
I Giudici della Corte ritengono che la distribuzione delle funzioni legislative e amministrative tra i diversi livelli territoriali di governo, in attuazione dell’art. 116, terzo comma, non debba corrispondere all’esigenza di un riparto di potere tra i diversi segmenti del sistema politico, ma debba avvenire in funzione del bene comune della società e della tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione. A tal fine, è il principio costituzionale di sussidiarietà che regola la distribuzione delle funzioni tra Stato e regioni.
Massimo Villone, nel commentare la decisione della Consulta sul ricorso di alcune Regioni, ricostruisce l'iter politico della decisione di far partire la raccolta di firme per l'abolizione della legge Calderoli, che è servita a sensibilizzare l'opinione pubblica e i partiti e ha indotto alcune Regioni a presentare ricorso alla Corte, che con la decisione assunta obbliga a rimettere ogni proposta di autonomia all'interno del perimetro costituzionale.
Marco Esposito, nel suo articolo pubblicato su Il Mattino di Napoli, riassume le dodici criticità della legge Calderoli evidenziate dalla Consulta. Sette sono state ritenute incostituzionali e altre cinque sono da rivedere. Decisione importante, evidenziata più volte da Massimo Villone, Presidente di @34testalsud, riguarda il ruolo che deve avere il Parlamento nelle singole decisioni, completamente ignorato da questa legge.
Il contributo di alcuni costituzionalisti a commento della decisione della Corte costituzionale, che si espressa sui ricorsi di alcune Regioni, che avevano evidenziato le illegittimità della legge Calderoli
In attesa delle motivazioni della sentenza, il costituzionalista Marco Giuffrida ha provato - così dichiara - ad analizzare più nel dettaglio la decisione della Corte Costituzionale: abbiamo esaminato tutti i testi dei ricorsi presentati dalle regioni contro la legge sull’autonomia differenziata e ascoltato tutte le udienze in cui gli avvocati delle regioni hanno difeso le ragioni dei ricorsi.
Pietro Spirito ( associazione 34testalsud) evidenzia a Cantalamessa (rappresentante politico della maggioranza di governo) le incongruenze e le contraddizioni della legge Calderoli, che vuole dividere l'Italia per favorire le regioni più ricche del nord a scapito dei cittadini del sud - ascoltate e condividete
Il Presidente dell'associazione 34testalsud Massimo Villone attacca Zaia e la sua concezione di Autonomia "a definizione variabile". Zaia chiede, nel caso dei possibili dazi che Trump metterà sui prodotti italiani, un'attenta vigilanza al governo italiano. "Intuisce" - beati noi -, che in questo caso la Regione Veneto non avrebbe la forza per contrastare questa scelta del governo americano. Calderoli e Zaia #seliconoscilieviti
Pietro Spirito accusa Zaia di ambiguità nella sua corsa ad accaparrarsi le competenze possibili previste dalla legge sull'Autonomia. Davanti ai possibili dazi di Trump Zaia chiede aiuto al governo nazionale, balbetta e mostra la miopia politica di questa accelerazione impressa dallo "sfascia Italia" di Calderoli.
Pietro Massimo Busetta mette sotto accusa la miopia politica di Luca Zaia, che nel suo nuovo libro dà per scontato che il criterio della "spesa storica", con il quale sono state distribuite le risorse fino ad oggi, debba rimanere tale. Nonostante sia stato accertato che tale criterio di distribuzione ha sottratto ogni anno al Sud circa 60 miliardi.
I nostri ragazzi che studiano al nord o lavorano in quelle aree, perchè trovano lì più occasioni di lavoro e università più performanti, pagano un ulteriore prezzo a questa scelta obbligata: il caro treni e caro aerei per feste e vacanze
Tre regioni a guida leghista e rappresentanti del governo si incontrano per definire le modalità di trasferimento di alcune materie non LEP, nel frattempo la Commissione per la definizione dei LEP accelera per chiudere i propri lavori il 12 dicembre prossimo. Tutto avviene in mancanza di qualsiasi forma di rispetto dell'attività della Corte costituzionale che negli stessi giorni dovrà esprimersi sui ricorsi delle Regioni contro l'Autonomia differenziata della legge Calderoli.
Lo studio del Sole 24 Ore dimostra e conferma le affermazioni e le analisi dell'Associazione 34testalSud, che ha denunciato come il sud e le aree interne soffrono della carenza dei servizi essenziali e che con l'autonomia differenziata tali differenze aumenteranno. Non possiamo tacere.
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