In occasione della nascita dell'Associazione 34 Testa al sud, avvenuta il 14 settembre 2024 presso l'Istituto per gli Studi Filosofici di Palazzo Serra di Cassano, è stato designato Presidente, all'unanimità dei presenti, il prof. Massimo Villone. Successivamente, nella prima riunione della Segreteria dell'Associazione, tenutasi il 5 ottobre 2024, è stato nominato Segretario il giornalista Marco Esposito.
La dura e necessaria lotta contro l'autonomia differenziata non basta. Il
Mezzogiorno è uscito dalle agende della politica da quasi mezzo secolo. E se ne
vedono i frutti avvelenati. Aumento della povertà, servizi sociali inadeguati, rarefatti
e decadenti, deindustrializzazione diffusa, fuga dei cervelli, collasso demografico.
La demografia è la chiave per leggere il Sud, a partire dall’emigrazione. Non è un
fenomeno nuovo, vero. Ma oggi dal Sud partono i pochi giovani, i figli unici: le
famiglie pagano per mantenere i ragazzi allo studio e persino al lavoro. La più
naturale delle missioni - accompagnare i figli nella realizzazione dei sogni - si
trasforma in un incubo collettivo: il Sud sta finanziando la sua fine.
34 Testa al Sud nasce dall'esigenza di indicare una strada per cambiare il quadro
delle cose. Non è sufficiente limitarsi a respingere l'offensiva di chi vuole ricacciare
ancora più indietro il Mezzogiorno. Per la prima volta nella storia della Repubblica
c’è la possibilità che si giunga, dopo una sconfitta irreversibile dell’ordine
costituzionale, a dover prendere atto che uno scenario indipendentista potrebbe essere
una extrema ratio. Con questa Associazione vogliamo allontanare tale prospettiva e
proporre una offensiva di riscatto di un luogo che è simultaneamente culla d’Europa e
centro del Mediterraneo.
Il Sud deve diventare un territorio attrattivo. Lo può fare perché le sue città, le aree
interne, i suoi borghi, le sue università possono accogliere persone dal Nord e dai Sud
del mondo. Lo sa fare perché il pensiero meridiano ha suoi tratti specifici che vedono
al centro l’equilibrio tra uomo e ambiente. Lo deve fare perché l’alternativa è ridursi
a un luogo spopolato e sterile.
34 Testa al Sud vuol dire resta al Sud, torna al Sud, vieni al Sud, per costruire un
futuro che sia modello per un pianeta che rischia di essere travolto da crisi ambientali
e sociali. E’ tempo di un nuovo meridionalismo capace di leggere le questioni
contemporanee e di parlare alle persone di oggi, sia ai cittadini che vivono la realtà
della società meridionale sia a chi abita in luoghi che guidano le classifiche di qualità
della vita ma sono afflitti dalla solitudine, dall’alienazione, male oscuro delle società
occidentali.
L’associazione 34 Testa al Sud si propone di essere un luogo di confronto e di
incontro. Vogliamo promuovere l’apertura del cantiere delle riforme, per
migliorare la qualità della vita dei cittadini, la competitività delle imprese nel
nostro Mezzogiorno, per riaccreditare lo sguardo gettato sul mondo dai nostri poli
culturali, innalzare il livello dei servizi di cittadinanza: scuola, formazione e
università, trasporti e mobilità, sanità. Il neoliberismo ha posto in contrapposizione
individui e soggetti economici, in un simulacro di competizione che era il realtà
costruzione di privilegi artefatti per chi stringeva un patto con il sistema di potere,
che di volta in volta ha apparentemente cambiato segno politico, manifestando poi
una sostanziale continuità. Tale continuità nella apparente convulsione del
cambiamento ha allontanato i cittadini dalla politica e dalla partecipazione.
34 Testa al Sud opererà per ricostruire e mobilitare energie democratiche.
La raccolta di firme per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata ha
dimostrato che esistono giacimenti di energie meridionali che possono essere
liberate. Anche strumenti nuovi, come la piattaforma elettronica per la raccolta delle
firme, possono mobilitare risorse che erano congelate e che vanno poste a
disposizione delle forme tradizionali di partecipazione alla politica. 34 Testa al Sud
intende essere una associazione capace di farsi promotrice di un dialogo tra società
civile e istituzioni. Pensiamo che vada ricucito lo strappo che si è determinato negli
ultimi decenni tra i territori e le culture del nostro Paese: Nord e Sud, città
metropolitane e aree interne, industria e ambiente, lavoro pubblico e lavoro privato.
Tra gli obiettivi di 34 Testa al Sud rientra la promozione di iniziative culturali, sociali
e giudiziarie al fine di giungere alla piena attuazione dei principi costituzionali, in
particolare quelli di uguaglianza e di equità (art. 3) che richiamano a loro volta il
compito della Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che
limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana, ovunque ella risieda. Da ciò deriva l’obbligatorietà
dello Stato di determinare livelli uniformi delle prestazioni, concernenti i diritti civili
e sociali, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, nonché
l’istituzione di un fondo perequativo, senza vincolo di destinazione, per i territori con
minore capacità fiscale per abitante, al fine di consentire ai Comuni, alla Province,
alle Città Metropolitane e alle Regioni, di finanziare integralmente le funzioni
pubbliche loro attribuite, ai sensi dell’art. 119 Cost.
Per noi meridionali la cabala resta un destino al quale guardare con occhio attento e
disincantato. Come scrisse Benedetto Croce, “non è vero ma ci credo”. Per questo
abbiamo scelto il numero 34 della Smorfia napoletana, perché indica la testa, ’a
capa. Nella smorfia genovese e toscana indica invece il carrozziere.
Preferiamo l’indicazione partenopea, perché vogliamo fare ricorso alle nostre energie
cerebrali per proporre soluzioni, idee, percorsi. Ma non disdegniamo nemmeno la
soluzione toscana e genovese, perché i carrozzieri devono mettere a posto le
ammaccature che si sono determinate dopo un grave incidente automobilistico o dopo
un atto vandalico. Abbiamo accumulato macerie, e vuoti di proposta.
Il Sud come un punto di vista autonomo non come non-ancora-Nord
Franco Cassano - Il pensiero meridiano
34 Testa al Sud - Statuto
Articolo 1 - I Principi
34 Testa al Sud è un’associazione culturale e politica senza fini di lucro che si riconosce nella Carta dei Principi approvata a Napoli il 14 settembre 2024. Il suo simbolo, come anche la sua sigla, è il numero 34 della Smorfia napoletana: ’a capa. L’associazione 34 Testa al Sud si scioglie dopo trentaquattro anni dalla fondazione.
Articolo 2 - I soci
I soci di 34 condividono valori e obiettivi indicati nella Carta dei Principi. Possono essere iscritti a qualsiasi altra associazione i cui valori non siano in contrasto con la Carta dei Principi. I soci con età fino a 34 anni possono versare quote dimezzate rispetto alla quota minima stabilita. I soci possono chiedere di avvalersi degli strumenti di comunicazione dell’Associazione per iniziative coerenti con la Carta dei Principi.
Articolo 3 - Gli organi
Organi di 34 sono l’Assemblea dei soci, il Presidente, il Direttivo, la Segreteria, il Tesoriere i Gruppi territoriali. Gli organi di 34 possono riunirsi di persona o online. Gli incarichi sociali sono svolti a titolo gratuito.
Articolo 4 - L’Assemblea
L’Assemblea dei soci, dopo la prima riunione del 14 settembre 2024, si riunisce in via ordinaria una volta all’anno. E’ convocata dal Presidente con un anticipo minimo di quindici giorni. Ciascun socio può rappresentare per delega fino a un massimo di tre altri associati. L’Assemblea di 34 elegge a maggioranza assoluta dei presenti il Presidente per un incarico triennale rinnovabile una sola volta. In caso di più candidature, si procede a votazioni successive eliminando in ciascun turno il candidato con meno consensi. L’Assemblea approva annualmente il bilancio. Le modifiche alla Carta dei Principi e allo Statuto sono deliberate dall’Assemblea in seduta straordinaria. Il quorum per le modifiche alla Carta dei Principi è il 75% dei soci presenti. Il quorum per le modifiche allo Statuto, compreso lo scioglimento anticipato, è il 60% dei soci presenti.
Articolo 5 - Il Presidente
Il Presidente è eletto dall’Assemblea sulla base di un programma. Il suo incarico dura tre anni rinnovabili una volta. E’ il rappresentante legale di 34. E’ il garante dell’attuazione dello Statuto e del rispetto della Carta dei Principi. Presiede l’Assemblea ordinaria e straordinaria. In sua assenza, è sostituito dal componente più giovane della Segreteria. Il Presidente approva le nuove adesioni e sottopone i casi respinti alla valutazione della Segreteria. Propone alla Segreteria l’espulsione di un socio o il commissariamento di un Gruppo territoriale.
Articolo 6 - Il Direttivo
Il Direttivo di 34 è l’organo di direzione politica dell’Associazione. E’ composto da tutti i soci che ne facciano esplicita richiesta. Può organizzarsi in gruppi tematici di lavoro. Delibera a maggioranza dei presenti con un massimo di una delega per attivista. Discute e approva le azioni culturali e politiche di 34. Delibera sulle modifiche alla quota minima di iscrizione annuale, per il 2024-25 stabilita in 50 euro (dimezzati a 25 euro per i soci fino a 34 anni). Il Direttivo elegge al proprio interno su lista unica di candidati e con due preferenze diverse di genere un numero pari di componenti della Segreteria, stabilito annualmente dal Direttivo con un minimo di 4, e con parità di genere. Gli incarichi nella Segreteria hanno durata triennale rinnovabile. Il Direttivo nomina il Tesoriere su proposta della Segreteria. Le riunioni del Direttivo sono convocate su richiesta di un quinto dei componenti, o dal Segretario, con un preavviso di sette giorni comprimibili in caso di urgenza in 24 ore. E’ presieduto dal Presidente o, in sua assenza, dal componente più giovane della Segreteria.
Articolo 7 - La Segreteria
La Segreteria è l’organo esecutivo di 34. E’ composta dal Presidente e dal Tesoriere, che ne sono membri di diritto, nonché dagli eletti del Direttivo e da un componente per ogni Gruppo territoriale attivo. La Segreteria elegge al proprio interno il Segretario, con durata triennale rinnovabile una volta. Il Segretario può integrare la Segreteria con un numero di componenti scelti tra i soci attivisti, purché inferiore ai membri eletti dal Direttivo e con riguardo alla parità di genere.
Articolo 8 - I Gruppi territoriali
I Gruppi territoriali possono nascere su base regionale o provinciale su richiesta di almeno la metà dei soci iscritti in quell’area territoriale, purché vi sia una base di almeno 34 associati. Il Presidente può proporre alla Segreteria una deroga al limite di 34. Per i territori esterni al Mezzogiorno possono nascere anche Gruppi territoriali pluriregionali o, all’estero, per aree continentali. Per l’Estero si deroga al minimo di 34 soci. Una volta costituito il Gruppo territoriale, per le nuove iscrizioni e per i rinnovi la metà dei proventi resta al Gruppo territoriale. Il Gruppo territoriale nomina al proprio interno, con durata al massimo triennale, una Segreteria di almeno quattro componenti con parità di genere e, tra questi, il Segretario, che diventa anche membro di diritto della Segreteria. I Gruppi territoriali hanno piena autonomia per le attività culturali di ambito locale mentre propongono al Direttivo le scelte politiche. I Gruppi territoriali possono essere commissariati su richiesta di un quinto degli associati del gruppo stesso o su iniziativa del Presidente, sentita la Segreteria, in caso di inerzia o di attività in contrasto con la Carta dei Principi o con lo Statuto.
Articolo 9 - Scioglimento
L’Associazione 34 Testa al Sud si scioglie in automatico allo scadere di 34 anni dalla fondazione, o in via anticipata con voto qualificato dell’Assemblea. Il patrimonio dell’Associazione è girato alla Fondazione con il Sud o a un analogo ente attivo nel territorio del Mezzogiorno.
"E’ tempo di un nuovo meridionalismo capace di leggere le questioni contemporanee e di parlare alle persone di oggi, sia ai cittadini che vivono la realtà della società meridionale sia a chi abita in luoghi che guidano le classifiche di qualità della vita ma sono afflitti dalla solitudine, dall’alienazione, male oscuro delle società occidentali. L’associazione 34 Testa al Sud si propone di essere un luogo di confronto e di incontro. Vogliamo promuovere l’apertura del cantiere delle riforme, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, la competitività delle imprese nel 1 nostro Mezzogiorno, per riaccreditare lo sguardo gettato sul mondo dai nostri poli culturali, innalzare il livello dei servizi di cittadinanza: scuola, formazione e università, trasporti e mobilità, sanità".
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